Paolo Scaroni, www.repubblica.it
Oggi, sulla prima pagina del più autorevole quotidiano svizzero, il NZZ am Sonntag di Zurigo, il direttore dellufficio federale per lenergia della Svizzera, consiglia al governo di chiudere gradualmente le sue 4 centrali atomiche, che danno il 40% dellelettricità, e di sostituirle con centrali a gas.
Il 6 luglio del 2002 lEconomist dedicava la copertina allabbandono del carbone con un grande titolo: Carbone: il nemico numero uno dellambiente.
Il governo italiano, sempre in leggera controtendenza, sembra invece deciso a puntare sul nucleare e sul carbone, promettendo così un nuovo miracolo economico in Italia.
Pochi giorni fa lamministratore delegato dellENI Vittorio Mincato è stato destituito dal governo e al suo posto è stato messo Paolo Scaroni, ex amministratore delegato dellENEL.
Mincato, conosceva lENI come pochi altri, ci aveva lavorato per quasi quaranta anni, aveva conseguito negli ultimi anni risultati economici eccellenti, aveva appena dichiarato che lItalia dovrebbe lasciar stare il carbone e puntare sulle centrali a gas naturale (che emettono circa un terzo meno CO2 di quelle a carbone) se vuole frenare laumento galoppante delle proprie emissioni di CO2.
Scaroni, da amministratore delegato dellENEL, insiste da anni che lItalia deve puntare sul carbone, raddoppiandone la quota nella produzione elettrica. Inoltre ha fatto partecipare lENEL a programmi di centrali atomiche allestero, nonostante gli italiani abbiano votato a grande maggioranza contro le centrali atomiche.
In ogni Paese europeo la politica energetica si fa dopo un grande dibattito nazionale sui pro e i contro delle varie fonti di energia. Da noi invece non cè politica energetica.
Forse però ad impressionare il nostro governo e la nostra maggioranza sono state alcune credenziali di Paolo Scaroni.
Questo è sicuramente uno dei nostri avranno detto.
Negli anni 90, quando era Amministratore Delegato della Technoint (società francese), Scaroni aveva patteggiato una condanna a due anni e tre mesi per corruzione per tangenti pagate per avere appalti dall’ENEL.
Inoltre nel 2001, la Procura di Rovigo ha avviato un procedimento nei suoi confronti per disastro ambientale.
Per lItalia, tornare al carbone e al nucleare vuol dire cercare di affrontare i problemi del futuro con le soluzioni fallimentari del passato.
Sono queste le persone che ci cambiano la vita, ma purtroppo non le possiamo votare.
Queste sono svolte di inciviltà da fermare a tutti i costi.
Fonti:
www.nzzglobal.ch
www.repubblica.it
The Economist